Come compito per oggi (26 febbraio 2015) ciascun alunno doveva portare in classe uno o più contenitori di cui conosceva il volume o la capacità.
Nell’ora di scienze, uno alla volta, i ragazzi hanno messo in comune i lorostri contenitori. Ciascuno doveva appoggiarli su un banco messo a disposizione, in modo da formare una fila ordinata di contenitori, mettendoli in ordine crescente in base al volume. Li hanno messi in ordine stimando il loro volume, senza guardare le indicazioni che comparivano sulle etichette. Poi ci abbiamo riflettuto su.
I due contenitori più grandi erano questi, di detersivo. Chiaramente quello a sinistra ha un volume maggiore di quello di destra. Ho chiesto ai ragazzi: “Quante volte potrò travasare il contenuto del contenitore di destra in quello di sinistra per riempirlo?”. Le risposte variavano da “Una volta e mezza” a “Meno di una e mezza” a “Poco più di una e mezza”. In ogni caso, lo stupore è stato generalizzato quando i ragazzi si sono accorti (leggendo le etichette) che il contenitore di sinistra ha volume doppio rispetto a quello di destra (3900 ml contro 1950 ml). Ancora una volta hanno verificato che non è facile stimare dei volumi solo guardando i contenitori “di fronte”. Forse si sarebbero avvicinati di più alla realtà prenendoli in mano e guardandoli anche “di profilo”!
Un contenitore particolare è stato quello della pasta, sul quale non era scritta una misura di volume, ma una misura di peso.
Per convincere i miei alunni increduli che la scritta “500 grammi” non ci fornisce indicazioni sul volume, ho chiesto ai ragazzi di immaginare di riempire la stessa scatola (invece che di sedani rigati) di riso: il volume della scatola rimarrà lo stesso, ma il peso del riso sarà molto maggiore di quello della pasta (la prossima volta lo verificheremo in classe).
Per calcolare il volume di questa scatola, a forma di parallelepipedo, ho misurato con un righello le sue dimensioni e poi ho moltiplicato tra loro la lunghezza, l’altezza e la profondità. Il volume che abbiamo ottenuto era espresso in centimetricubi (invece che in litri o millilitri come per gli altri contenitori). Giustamente Gabriele si è chiesto: “Ma come facciamo a confrontare il volume di questo contenitore con quello degli altri?”. Porsi la giusta domanda è essere già a metà dell’opera: bravo Gabriele!
Nel procedere con la verifica dei volumi, i ragazzi si sono accorti di aver commesso alcuni errori di stima. In questo caso, per esempio, il contenitore dello shampoo (750 ml) avrebbe dovuto stare alla destra di quello del latte (1 litro) ma prima di leggere le etichette, nessuno l’avrebbe mai detto.
Quando hanno trovato il cubo con lo spigolo di 1 dm, alcuni ragazzi si sono ricordati che il suo volume è di 1 decimetrocubo. Io ho preso un bricco di latte da 1 litro e l’ho travasato completamente nel decimetro cubo, convincendo tutti dell’equivalenza
1 litro = 1 decimetro cubo
Poichè
1 litro = 1000 millilitri
e
1 decimetri cubo = 1000 centimetri cubi
si ha anche che
1 millilitro = 1 centimetro cubo